Neuropsicomotricità
La Terapia Neuropsicomotoria è una branca della Medicina Riabilitativa che si occupa della prevenzione e soprattutto del recupero funzionale e/o del potenziamento motorio, cognitivo e comunicativo e relazionale del bambino. È una disciplina che ha come obiettivo finale quello di permettere un’integrazione armonica dei diversi aspetti (motori, funzionali, affettivi, relazionali e cognitivi) che consentono di accompagnare il processo di crescita e di ristabilire un’immagine di sé positiva, integrata, solida e strutturata, che favorisca scambi comunicativi ricchi e creativi con l’ambiente e con le persone che lo popolano.
Il Terapista della Neuro e Psicomotricità, oltre alle attività di riabilitazione (ripristino di capacità “compromesse”) e abilitazione (acquisizione di funzioni non emerse), svolge anche interventi di prevenzione: si tratta di situazioni in cui o è stato riscontrato il rischio di sviluppare una problematica, oppure il bambino con difficoltà viene emarginato dal contesto sociale.
Attraverso il “gioco” vengono incoraggiate le abilità espressive e prese in considerazione le peculiari caratteristiche di ogni soggetto, a seconda della sua personalità, della tappa evolutiva che sta attraversando e considerando i limiti dovuti ad una eventuale patologia.
La terapia neuropsicomotoria è adatta in generale nei casi in cui si verificano rallentamenti nel processo di maturazione neuro-psico-motoria e si rivolge solitamente ai bambini di età compresa tra i 0 e i 18 anni.
È dunque indicata quando sono presenti:
• Disturbi della coordinazione motoria (Disprassia, impaccio motorio);
• Ritardi dello sviluppo psicomotorio;
• Disabilità intellettive;
• Difficoltà relazionali (aggressività o inibizione);
• Difficoltà nelle regolazione emotiva- comportamentale;
• Disturbo dello spettro autistico;
• Disturbi da deficit di attenzione, iperattività, impulsività (ADHD);
• Sindromi genetiche;
• Patologie neuromotorie;
• Disturbi specifici dell’apprendimento.
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